Ambiente, maglia nera alla Puglia con soli 10 mq di verde ad abitante

Tra le città capoluogo ci sono quelle al di sotto dei 10 mq, tra cui Foggia che riserva 9 metri quadrati di verde urbano per ogni cittadino, Bari 9,2 metri quadrati e Lecce 9,6 metri quadrati a testa

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Maglia nera in Puglia per la dotazione di verde urbano che nella maggior parte delle città non supera i 10 metri quadrati per abitante.

E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Puglia, in relazione alla proroga del bonus verde prevista dalla manovra di bilancio per la piantumazione di nuovi alberi e la crescita del verde. Tra le città capoluogo ci sono quelle al di sotto dei 10 mq, tra cui Foggia che riserva 9 metri quadrati di verde urbano per ogni cittadino – insiste Coldiretti Puglia – Bari 9,2 metri quadrati, Lecce 9,6 metri quadrati a testa, seguita dalle più virtuose Brindisi con 11,9 metri quadri pro-capite e Taranto con 14,4 metri quadrati per ogni cittadino.

Con l’inquinamento dell’aria che è considerato dal 47% dei cittadini la prima emergenza ambientale secondo l’indagine Coldiretti/Ixè, bisogna intervenire in modo strutturale ripensando lo sviluppo delle città e favorendo la diffusione del verde pubblico e privato con le essenze più adatte alle condizioni climatiche e ambientali dei singoli territori.

L’obiettivo è creare vere e proprie oasi mangia-smog nelle città, scegliendo gli alberi più efficaci nel catturare l’inquinamento dell’aria. Se una pianta adulta – riferisce Coldiretti Puglia – è capace di ‘mangiare’ dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili, 1 ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno.

Tra l’altro, sarebbe una risposta concreta delle pubbliche amministrazioni alla svolta green che con la pandemia ha spinto quasi 7 cittadini su 10 (68%) ad andare a caccia di piante nei vivai per abbellire le proprie case e i giardini.
In questo contesto la piantumazione di nuovi alberi e la crescita del verde viene favorita dalla proroga del bonus verde prevista dalla manovra di bilancio che pone l’Italia all’avanguardia nella lotta allo smog e ai cambiamenti climatici.

Un obiettivo in linea con le strategie nazionali del Pnrr dove sono stati stanziati 330 milioni di euro per la forestazione urbana che consentono di piantare 6,6 milioni di alberi attraverso la tutela delle aree verdi esistenti e la creazione di nuove, anche al fine di preservare e valorizzare la biodiversità e i processi ecologici legati alla piena funzionalità degli ecosistemi.

Il bonus prevede una detrazione ai fini Irpef nella misura del 36% delle spese sostenute per la sistemazione a verde di aree scoperte private e condominiali di edifici esistenti, di unità immobiliari, pertinenze o recinzioni (giardini, terrazze), per la realizzazione di impianti di irrigazione, pozzi, coperture a verde e giardini pensili.

Un intervento strutturale che favorisce nelle città la diffusione del verde pubblico e privato considerato che – conclude la Coldiretti – una pianta adulta è capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili e un ettaro di piante è in grado di catturare 20mila kg di anidride carbonica (CO2) all’anno.

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