Bari – Bambina bocciata in seconda elementare: fatali i 50 giorni di assenza

Un verdetto che ha lasciato di stucco i genitori che non si sono dati per vinti e hanno deciso di ricorrere al Tar

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Un caso più unico che raro.
La notizia giunge da Bari dove, a quanto pare, un’alunna frequentante il secondo elementare di una scuola Primaria del capoluogo pugliese è stata rimandata e obbligata a ripetere l’anno scolastico.

Il giudizio finale è stato espresso il 17 giugno scorso: secondo i docenti “la partecipazione è stata discontinua”. E poi a causa delle “ripetute assenze” la sua preparazione è stata giudicata “lacunosa”.
Un verdetto che ha lasciato di stucco i genitori che non si sono dati per vinti e hanno deciso di ricorrere al Tar.

La bambina durante l’anno scolastico ha accumulato circa 50 giorni di assenze, tra marzo e aprile, dovuti prima al Covid, del quale è stata infettata tutta la famiglia, e poi a dei disturbi legati ad un patologia di cui soffre da quando era piccola.

Una vicenda che si è trasformata in un contenzioso giudiziario, con tanto di avvocati che stanno assistendo i genitori della piccola nel ricorso al Tar: “Nelle poche laconiche righe cui si riduce lo scrutinio finale vi è l’assoluta assenza di motivazioni tanto eccezionali da aver condotto i docenti a bocciare una bambina di seconda elementare” – scrivono i legali.
La scuola si è difesa scrivendo che “la scelta non è stata presa a cuor leggero“.

Ora si attende la pronuncia del Tar in programma il 27 luglio prossimo.

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