Dalla Svizzera arriva una notizia straordinaria: la Puglia è in concorso al Locarno Film Festival 2022

«Faccia di cuscino», del regista bitontino Saverio Cappiello, è stato selezionato nel concorso ufficiale di una delle più importanti manifestazioni cinematografiche al mondo

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La Puglia sbarca alla settantacinquesima edizione del Locarno Film Festival (che si terrà dal 3 al 13 agosto 2022), tra le più prestigiose manifestazioni cinematografiche al mondo.

In concorso, nella sezione «Pardi di domani» dedicata ai corti e ai mediometraggi, è stato infatti selezionato «Faccia di cuscino», con la regia di Saverio Cappielloprodotto da Intervallo Film e Big Factorydistribuito da Sayonara Film, e realizzato con il patrocinio di Apulia Film Commission.

Il corto del giovane e talentuoso regista bitontino è stato girato nel mese di marzo 2022 a Bari e risponde a pieno alla definizione che il Locarno Film Festival dà della sezione «Pardi di domani», ossia «un terreno di ricerca espressiva e poetica in formati innovativi».

Si tratta dell’unico corto italiano in gara in questa che è la sezione più importante dei cortometraggi della manifestazione elvetica. Il cast principale è formato da ragazzi tra gli 11 e i 13 anni: protagonisti sono Samuele MarvulliDenny Petrosillo e Stefano Losacco, scelti all’interno di un percorso formativo audiovisivo, dedicato a ragazzi e ragazze del quartiere Libertà di Bari, e realizzato nella BiG Factory, spazio dedicato alle residenze e supporto alle produzioni del BiG (Bari International Gender Festival), entrambi progetti della Cooperativa Sociale AL.I.C.E. Onlus. Lo scopo di Big Factory – progetto vincitore del Bando Urbis del Comune di Bari – era quello di coinvolgere nei processi artistici chiunque abitasse gli spazi dei quartieri popolari della città, ridefinendo il concetto di marginalità.

Il percorso è stato realizzato in collaborazione e coproduzione con i professionisti della produzione cinematografica Intervallo Film, una cooperativa che intende innovare i modelli standard del settore attraverso l’utilizzo di strumenti agili e tecniche innovative nell’ambito documentaristico e del cinema del reale, nata con il finanziamento Pin (pugliesi innovativi) promosso dalla Regione Puglia.

«Faccia di cuscino» racconta di Samuel, Danny e Stefano, un gruppo di tre amici che passa le loro giornate in un canale desolato prossimo alla spiaggia. Un pomeriggio Samuel si stufa di essere sempre chiamato “il piccolo”, dagli altri. Compie così un gesto inaspettato, sperando così che i suoi amici gli permettano di partecipare a giochi e riti dai quali veniva escluso.

Il film è ambientato nel cosiddetto Canalone di Bari, una grande lama artificiale che attraversa la città per circa un chilometro e mezzo, per poi “sfociare” nel mare del rione San Girolamo.

«Nel Canalone non si trovano adulti nemmeno per sbaglio – spiega il regista Saverio Cappiello -, perché sanno che tra i cespugli radi e i rifiuti non si trova lavoro. I ragazzini che lo sanno ne hanno fatto un regno dove vanno a perdere i giorni in cui si salta la scuola. Samuel viene soprannominato dai suoi amici “Faccia di cuscino”, forse per sottolineare che il suo viso paffuto assomiglia ancora più a quello di un bambino che a quello di un uomo. Il film affonda nella mia memoria di ragazzo quando, una dimostrazione di forza – fatta per gioco – finisce con il portarti al rito di consacrazione del mondo adulto.

Tutto avviene in un istante e lo si realizza solo attraverso gli occhi degli altri. La delusione e la rabbia di “Faccia di cuscino” è il colpo di reni di chi, appena resosene conto, si ribella disperatamente. La ricerca del cast, in particolare dei tre protagonisti, è stata sicuramente la parte più delicata e decisiva.

Per poter trasporre e riadattare quella traccia del passato ho incrociato questi ragazzi meravigliosi che passavano ancora la maggior parte delle giornate in strada, ed erano abituati alla feroce libertà della periferia di Bari».

Il corto è stato realizzato con il montaggio di Marco Gernone, la fotografia di Niccolò Natali e il suono di Tommaso Danisi (organizzatore di produzione Nicolò Accettura, trucco Noemy Carrieri, post produzione Octopost, direzione artistica a cura di Tita Tummillo De Palo e Miky Gorizia).

Saverio Cappiello – Biografia

Saverio Cappiello nasce a Bitonto (Bari) il 6 dicembre 1992. Laureatosi in Lettere a Bari, si trasferisce a Milano per studiare cinema alla Civica Scuola di Cinema “Luchino Visconti”, diplomandosi con una tesi in “Antropologia visuale e cinema documentario” nel 2017.

Sempre nello stesso anno realizza il suo primo film documentario, Jointly Sleeping in Our Own Beds (63’) presentato nella sezione Satellite alla 53a Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro. Con questo film il regista è il più giovane degli autori “Fuorinorma” selezionati da Adriano Aprà, e il frame del suo film è stato scelto come copertina del volume “Fuorinorma”. Tra il 2018 e 2019 realizza il cortometraggio Mia Sorella (15’), all’interno della residenza Finestre Buie con il tutoraggio di Leonardo Di Costanzo e finanziato da SIAE S’Illumina.

È stato presentato in anteprima al Milano Film Festival dove ha vinto il premio del pubblico ed è stato finalista ai David di Donatello 2020. Lo stesso anno completa e presenta all’Asolo Art Film Festival, un cortometraggio documentario dal titolo La vita mia (6’). Nel 2021 con il corto Celentano non può andare in barca (prod. ZaLab) vince la Venice Film Week 2021. Nel 2022 dirige il cortometraggio Faccia di cuscino (15’) prodotto da Intervallo Film e Big Factory, e distribuito da Sayonara Film.

INTERVALLO FILM è una Cooperativa di Produzione e Post-produzione Cinematografica agile e innovativa, nell’ambito documentaristico e del cinema del reale. Nasce da un sogno della regista e autrice Martina Di Tommaso.

«Cerchiamo storie rivoluzionarie – afferma Martina – e ci lavoriamo svincolati dalle macchinose tempistiche del mercato, per soddisfare l’urgenza del racconto di ogni autore. Offriamo servizi di formazione, consulenze e sviluppo per un cinema dal basso alla portata di tutti. In Puglia terremo Residenze Artistiche e Workshop per i più giovani per coltivare una rete di autori capaci e liberi».

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